Sono anni che segui i tuoi brand di riferimento sui social e ammiri le loro community spaziali: la capacità di postare contenuti legati all’attualità, l’intelligenza di certi commenti, la straordinaria spinta dei repost. Adesso poi, anche il tuo competitor diretto sta puntando quella strada. L’hai notato, e con un pizzico di gelosia pensi: perché non ci ho pensato prima? Devo assolutamente recuperare.
Aspetta, e analizza il tuo target
Bellissime le community attive, dove gran parte del lavoro social è dato dalla moderazione dei commenti. Ma sei sicuro che faccia per il tuo pubblico? Non sempre gli utenti sono pronti ad essere coinvolti direttamente. Dipende da tanti fattori: dalla volontà di esporre la propria presenza o le proprie idee sui social, dalla conoscenza di un dato argomento, dall’esperienza su determinati prodotti e servizi. Certo, troverai sempre che è pronto a gettarsi a capofitto in risposte e annotazioni, ma sei sicuro che faccia parte del pubblico che vuoi attirare?
Pianifica, pianifica, pianifica
Una community non nasce in un giorno. Nemmeno in un mese. Ci sono alcune azioni che per forza devi programmare e che, ovviamente, hanno un costo in termini di tempo e budget.
- Dedica una persona o un team ai social. Il numero dipende da quali sono i tuoi attuali follower, gli obiettivi, i contenuti che vuoi produrre e i volumi di traffico che ti aspetti. Oltre che, ovviamente, dalla capacità di rispondere in tempi brevissimi a ogni azione del tuo pubblico, se lo desideri.
- Decidi un budget per l’attività. Ti servirà a capire fin dove puoi spingerti, sia a livello di produzione che di risultati.
- Studia il tuo tone of voice: per ingaggiare gli utenti e soprattutto per mantenerli attivi sul tuo profilo, hai bisogno di uno stile di comunicazione unico e facilmente riconoscibile. Parole, immagini, stories e reels devono essere tutte coordinate tra loro.
- Schematizza gli argomenti di cui vuoi parlare, quelli assolutamente da non toccare e gli argomenti da valutare. Questo consentirà a chi si occuperà in prima persona dei tuoi social di fare una scrematura sugli eventi in corso, decidendo quali proporre per il real time marketing.
- Prevedi un budget per la sponsorizzazione dei tuoi contenuti. Puoi avere i post più belli del mondo ma, senza un’adeguata spinta sui social, difficilmente raggiungeranno il pubblico che desideri.
- Considera che dovrai investire anche il tuo tempo. I social sono una vetrina della tua voce, della tua attività, dell’approccio della tua azienda. Anche se l’idea di lasciare il tuo team a lavorare in autonomia è allettante e assolutamente indispensabile nella quotidianità, per evitare sorprese meglio essere sempre essere coinvolto nel calendario editoriale e in eventuali criticità. Possono bastare un paio d’ore, se l’azienda è piccola, oppure no.
- La fiducia è indispensabile. Un conto è essere a conoscenza delle linee guida, un conto è pretendere di decidere fino all’ultimo particolare. Poni dei limiti chiari con il tuo team, in modo da garantire la giusta autonomia procedurale per le attività quotidiane.
Non temere di dire no
Hai letto tutto l’elenco qui sopra, e pensi che per la tua azienda sia troppo, o che sia ancora troppo presto? Non temere di dire no, di posporre i progetti, di valutarli quando il tuo assetto finanziario sarà più stabile o i ricavi più regolari. Come scritto ad inizio articolo, le community non si costituiscono in un giorno. Puoi partire con promozioni diverse, con un’idea di brand diversa che coinvolga meno impegno attivo dei tuoi collaboratori.
Soprattutto, diffida da chi con poche decine di euro ti promette il mondo: le leggende come “mio cuggino lo fa gratis h24” nella realtà non esistono….
Vuoi provare a impostare la tua strategia social? Scrivimi a fra.vergerio@gmail.com!